BIOGRAFIA ED ESPOSIZIONI – Mirko Demattè
Nasce a Trento il 9 Settembre del 1975.
Personalità estroversa, ma capace di grande introspezione, Mirko Demattè si avvicina al mondo dell’arte contemporanea dopo una maturazione interiore che lo porta a viaggiare alla ricerca delle proprie radici famigliari. Al rientro dagli Stati Uniti, nella villa cinquecentesca che diventerà il suo atelier, abbozza i primi quadri che hanno molto della veemenza dell’Action painting.
La materia è il cuore della produzione artistica di Demattè; Pollock, Fontana e Burri i suoi padri ispiratori. L’artista sperimenta con toccante disinvoltura spazi figurativi di varie ampiezze e simbolismi allegorici modellati nella materia scelta, sia essa carta, legno o metallo. Demattè imprime le proprie sensazioni nei materiali; spesso li riveste di tela grezza portata in rilievo, anticipando la fase più compiuta della tridimensionalità, e li dipinge di colori vividi che paiono smalti.
Le sue opere sono forme dell’anima; lo spettatore percepisce la sensibilità profonda e lineare che le ha concepite accogliendo ogni creazione con caldo entusiasmo.
Nel 2009 una sua opera premia la maglia rosa del Giro d’Italia. Sempre nello stesso anno Mirko Demattè allestisce una personale alla Feltrinelli di Parma. Tra le opere esposte entra a far parte della collezione privata di Platinette, il personaggio Drag Queen vestito dal conduttore radiofonico e autore televisivo Mauro Coruzzi, un quadro appartenente alla fase di ossidazione dei metalli.
Il 2011 si apre con una prestigiosa mostra nella sala espositiva dell’UBS Banca di Lugano; nell’ottobre successivo una sua scultura, plasmata con il materiale innovativo Woodn, viene esposta al Made Expo di Milano, la fiera di settore più visitata d’Italia. In questo periodo l’artista ha avviato un nuovo filone pittorico che fa del bianco il proprio filo conduttore.
Purezza e libertà sono alla base di questo ciclo artistico, senza dimenticare l’Io che deve trovare uno spazio nel cosmo. Dal 2015 Mirko Demattè è anche artista ufficiale del Tour de Pologne, facente parte del circuito UCI delle corse a tappe internazionali di ciclismo professionistico. Le sue opere in Woodn annualmente premiano i maggiori fuoriclasse vincitori delle massime categorie.
Nel 2013 è primo classificato al concorso nazionale per le scuole Negrelli a Rovereto di Trento, patrocinato dal MART, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, con l’opera intitolata "Costruzione Vitale". Nello stesso anno viene anche selezionato per esporre alla Prima Biennale Internazionale d'Arte di Palermo.
Nel 2017 espone con una personale in via Tortona 37, a Milano, in occasione della Fuorisalone del Mobile; poco dopo anche al Fuoribiennale di Venezia, ai prestigiosi Magazzini del Sale (“Lo stato dell’arte ai tempi della 57° Biennale di Venezia”). È presente inoltre al Museo Internazionale di Danzica (Polonia) “Ekomateria” e al Made Expo a Milano. Sempre in quest’anno, premia il campionato mondiale di endurance, una delle discipline equestri di maggior diffusione ed importanza.
La sua personale alla Podlasie Opera and Philharmonic a Białystok (Polonia) raccoglie importanti riconoscimenti, assieme alla mostra presso il palazzo Ca’ Zenobio degli Armeni a Venezia.
Il 2018 è caratterizzato dalla mostra sul tema della Shoah presso la Comunità Ebraica a Milano, dove espone le sue valigie viaggianti, e da “Art Now” presso NH Art Hotel a Milano.
Nel 2019 inaugura una collaborazione con il ristorante Atena Multiforme di Brescia, presso cui espone in modo permanente diverse opere. Demattè mantiene anche diversi contatti con collezionisti oltre-oceano, eseguendo lavori su commissione per residenze private a Miami – USA. Espone inoltre alla Colonia Pavese di Torbole (TN) ed una sua scultura in rame e Woodn viene consegnata al Segretario di Stato Vaticano.
L’anno 2020 è caratterizzato dallo stop dovuto alla pandemia, nonostante la quale Demattè viene chiamato nel contesto del Festival del Cinema di Venezia per la rassegna internazionale d’arte “Arte Visiva e Cinema”, presso la Venice Art Gallery.
Nel 2021 organizza e presiede “Residenza d’artista” a Madrano, nella villa del ‘500 che è il suo laboratorio e atelier permanente; espone poi in Ottobre al MAD di Mantova per “Indagini Materiche” e alle Cantine Dolianova di Cagliari (rassegna d’arte “Veritas”).
Tra il 2022 ed il 2023 espone a “Salotto d’artista”, la mostra ospitata a Oristano da M Casa Architettura d’interni.
Consegna inoltre un’opera di grandi dimensioni su commissione all’azienda trentina Zanetti Srl in occasione del 50°anniversario della sua fondazione.
Nel 2023 Demattè si propone di seguire il filone già iniziato con la serie Costruzioni Contemporanee, con uno sguardo rivolto al futuro e un piede saldamente radicato nelle radici dell’arte contemporanea.
Nella primavera di quest’anno due pezzi della serie vengono selezionati la rassegna internazionale d’arte “Contemporary Icons” presso il Palazzo della Cancelleria Vaticana a Roma, a cura di Anna Isopo (Arte Borgo Gallery) e Giorgio Vulcano.
Nel 2024 è selezionato per partecipare alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte | La Biennale di Venezia 2024, all’interno della mostra "The Contact", presso il Padiglione Nazionale del Bangladesh.
IL PRESENTE
Il presente artistico di Mirko Demattè nel 2023 si manifesta come un viaggio nelle profondità del tema “Costruzioni Contemporanee”, un’indagine visiva che si spinge oltre le superfici materiche per esplorare i legami tra l’essere umano e il contesto in cui vive, con tutte le sue strutture.
L’indole estroversa e naturalmente empatica di Demattè si traduce in un’arte che trasmette l’essenza delle costruzioni, siano esse architettoniche o emozionali. Questa serie artistica è una dichiarazione audace che mescola materia e colore per dar vita a una narrazione visiva che sfida lo spettatore a esplorare con curiosità le proprie percezioni della realtà.
Le “Costruzioni Contemporanee” di Demattè rappresentano il movimento, il cambiamento e la fluidità. Ogni dettaglio nulla è che un atto di esplorazione, un tentativo di catturare l’essenza in continua evoluzione del mondo circostante. In questo presente artistico, l’artista si sforza di catturare l’energia della contemporaneità, trasformandola in opere che invitano a riflettere sulla complessità delle strutture fondanti della vita moderna: Demattè unisce il suo desiderio di esplorare il mondo esterno con la profonda introspezione che caratterizza il suo lavoro. Queste costruzioni, che possono essere fisiche o metaforiche, sono il riflesso di un’identità artistica in costante evoluzione.
In questo presente artistico, Mirko Demattè continua a sfidare i confini dell’arte contemporanea, invitandoci a esplorare le nostre costruzioni interiori ed esteriori e a contemplare il significato profondo delle strutture che ci definiscono come individui e come società.